
Oristano è una città situata nella parte centrale della Sardegna, nella provincia omonima. Con una popolazione di circa 32.000 abitanti, è uno dei principali centri urbani dell’isola. La città è nata come insediamento fenicio nel VIII secolo a.C. ed è stata successivamente abitata da romani, bizantini e aragonesi, lasciando un’impronta culturale importante nella città. Il comune vanta anche importanti tradizioni culturali e religiose, come la celebre festa della Sartiglia, che si svolge ogni anno nel suo centro storico.
Cenni Storici
La storia di Oristano risale all’epoca fenicia, quando gli antichi navigatori si stabilirono nella zona per commerciare con le tribù locali. Nel periodo romano, la città divenne un importante centro amministrativo e commerciale, grazie alla sua posizione strategica. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la città passò sotto il controllo bizantino, che la fortificò e la resse fino all’invasione araba dell’VIII secolo.
Durante il periodo aragonese, la città divenne un importante centro religioso, con la costruzione della cattedrale di Santa Maria Assunta e il monastero di San Francesco. Nel XVI secolo, la città fu coinvolta nelle guerre tra i Doria e gli Aragona, che la devastarono e ne ridussero l’importanza.
Nel XVIII secolo, Oristano fu al centro delle lotte tra i feudatari locali e i Borbone di Napoli, che cercavano di imporre la propria autorità sulla Sardegna. Nel XIX secolo, la città fu coinvolta nella lotta per l’unificazione italiana, e nel 1870 divenne parte del Regno d’Italia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città subì diversi bombardamenti da parte degli Alleati, che causarono gravi danni alla città. Dopo la guerra, la città conobbe una ripresa economica grazie alla crescita dell’industria e del turismo.
Oggi, è un importante centro urbano della Sardegna, con una forte identità culturale e una ricca storia da scoprire.
Cosa vedere a Oristano
Se stai pianificando una visita ad Oristano, ci sono molti luoghi da vedere che ti lasceranno incantato.
Innanzitutto, ti consiglio di visitare il centro storico della città, con le sue stradine strette, le case colorate e i palazzi storici. Qui potrai ammirare la Torre di Mariano II, simbolo della città, e la cattedrale di Santa Maria Assunta, una meravigliosa chiesa in stile gotico-catalano.
A poca distanza dal centro ci sono anche altri luoghi da visitare, come il complesso di San Francesco, con la sua chiesa e il chiostro, il museo archeologico, che raccoglie reperti provenienti dall’area circostante, e il parco di Torregrande, una bellissima area verde dove potrai rilassarti e goderti la natura.
Se sei interessato alla storia e alla cultura della Sardegna, non puoi perdere la visita al sito archeologico di Tharros, situato sulla costa vicino alla città. Qui potrai ammirare i resti di un’antica città fenicia e romana, tra cui templi, terme e il famoso mosaico di Venere.
Infine, se sei fortunato da visitare la città durante la festa della Sartiglia, potrai assistere alla celebrazione più importante della città, una gara di abilità a cavallo che si svolge ogni anno nel centro storico di Oristano e che richiama visitatori da tutta la Sardegna.
Clima e Meteo: quando visitare Oristano
Il clima di Oristano è mediterraneo, con estati calde e asciutte e inverni miti e umidi. Le temperature medie estive oscillano intorno ai 30°C, mentre quelle invernali si aggirano intorno ai 10°C.
Il periodo migliore per visitare la città è la primavera, da aprile a giugno, e l’autunno, da settembre a novembre, quando le temperature sono miti e il clima è piacevole. In questi mesi, potrai godere delle bellezze della città senza troppa affluenza turistica.
Tuttavia, se desideri partecipare alla festa della Sartiglia, che si svolge generalmente a febbraio o marzo, dovrai prenotare con largo anticipo. Durante l’estate, invece, la città può diventare molto calda e affollata, quindi se decidi di visitare la cittadina in questo periodo, ti consiglio di programmare le visite nelle ore più fresche della giornata e di prenotare con anticipo alberghi e ristoranti.